lunedì 30 ottobre 2023

Pettinati: sperimentazione dell'uso del defibrillatore sulle motovedette in navigazione

L'uso del defibrillatore sulle motovedette in navigazione è attuabile con sicurezza? Il dott. Giacinto Pettinati, primario emerito di cardiologia e segretario nazionale di Giec, ne ha  proposto una sperimentazione preliminare 

"E' accaduto più di una volta che, in caso di arresto cardiaco il Defibrillatore Automatico Esterno (DAE), nonostante il breve tempo di intervento, non abbia erogato lo schok o abbia erogato uno schok inappropriato a causa di una lettura automatica, da parte del device, di false immagini di tracciato elettrocardiografico, dovute ad artefatti imputabili a vistose vibrazioni ingenerate dal motore e dal movimento delle autoambulanze o di altri mezzi di locomozione, intervenuti in emergenza.



Spesso sono le motovedette della Guardia Costiera che intervengono in emergenza su natanti vari, con malati a bordo oppure su naufraghi o, ancora, su nuotatori in difficoltà per annegamento, affetti da arresto cardio respiratorio. E' stato abbastanza dimostrato che l'unico apparecchio salvavita nell'arresto cardiaco ipercinetico è rappresentato dal defibrillatore automatico esterno (DAE) che, leggendo correttamente la traccia dell'elettrocardiogramma del paziente, in caso di tachiaritmia ventricolare terminale, eroga una scarica elettrica che interrompe l'aritmia fatale salvando in questo modo la vita del malato. 

Lo scopo della sperimentazione era quella di verificare se le vibrazioni dei potenti motori diesel delle motovedette della Guardia Costiera in navigazione e a diverse velocità, potessero ingenerare  artefatti del tracciato elettrocardiografico con successivi falsi interventi indicati dalla lettura automatica impropria dell'elettrocardiogramma da parte dell'apparecchio DAE.

MATERIALI E METODI

Sono stati usati apparecchi DAE della Zoll, X Series, completi di monitor ECG a 12 derivazioni, saturimetro O2, sfigmomanometro per la pressione arteriosa e Defibrillatore a onda bifasica. Le motovedette della Guardia Costiera erano di tipo MM/VV classe 800 B, dislocamento 12,5 tonnellate, dotati di 2 motori diesel a turbina della potenza di 1200 cavalli totali, velocità massima 32 nodi a 24.000 giri motore /minuto. Gli elettrodi sono stati applicati a individui maschi, età 30 anni, in buona salute, con monitoraggio continuo in posizione supina, sul ponte dell'imbarcazione, dapprima ferma in porto, a motore spento e a motore acceso e successivamente in movimento, a velocità crescenti di 10,15,20,25,30 nodi ogni 10 minuti, per verificare le eventuali modificazioni elettrocardiografiche indotte dalle vibrazioni del motore  e dal moto ondoso e la presenza di artefatti ecografici tipici, tali da provocare false interpretazioni del tracciato come quadri di fibrillazione ventricolare o asistolia.

RISULTATI E CONCLUSIONI

Le vibrazioni dei potenti motori, il rullio e il beccheggio dell'imbarcazione, le accostate e  moto ondoso avrebbero potuto ingenerare il dubbio di un eventuale mal funzionamento del defibrillatore o anche un aggravamento delle condizioni cliniche del paziente. E' stato dimostrato, infatti, che le accelerazioni o decelerazioni improvvise anche di un'autoambulanza possono provocare una accelerazione lineare piedi-testa di 0,6-0,8 G per 7"- 9" secondi e modificare la pressione arteriosa (+10%) e la frequenza cardiaca (-10%) così come il rumore eccessivo di un elicottero o della sirena bitonale dell'autoambulanza possono addirittura farle aumentare con un aggravamento delle condizioni emodinamiche del malato. (1) E' riportato che gli insulti cardiovascolari durante il trasporto ammontano al 33% con una mortalità del 2%. (1-2)

Durante tutta la sperimentazione, le registrazioni del tracciato elettrocardiografico sono state chiare e leggibili, senza alcun minimo artefatto anche durante le alte velocità e le accostate, ai massimi giri del motore diesel, tali da non ingenerare false interpretazioni da parte dell'apparecchio DAE. Inoltre la misurazione della pressione arteriosa, della frequenza cardiaca e della saturometria O2 non ha subito alcuna variazione particolare.

In conclusione il rumore e le vibrazioni del motore diesel delle motovedette trasmesse a tutto lo scafo e al ponte su cui giacevano i corpi degli sperimentatori e l'apparecchio DAE in uso, non sono fonte di artefatti ecografici tali da ingenerare malfunzionamento del DAE e non hanno provocato modificazioni delle condizioni emodinamiche dei soggetti, per cui l'uso del defibrillatore e il trasporto dei malati in motovedetta appaiono sicuri.

Bibliografia:

1) D.C.Rubinstein  J.A.M.A. 1988,259,1675.

2) Ibsen S. Et alt-.Scand.J.Trauma Resusc.Emerg.Med .2022 Dec 12

3) Pettinati G. -Convegno Anmco -Bari 2006 

4) Katja Zeppemfeld-Lineeguida ESC 2022 per la gestione dei pazienti con aritmie ventricolari e la prevenzione della morte improvvisa G.I.C.

Si ringrazia il Comandante della Capitaneria di Porto di Gallipoli CV Pasquale Vitiello con  tutto il personale della Guardia Costiera e i volontari del Comitato della Croce Rossa Italiana di Casarano per l'ospitalità ed il contributo donato alla realizzazione della sperimentazione.


domenica 29 ottobre 2023

Maurizio Santomauro: un Magazine per dar voce alla cultura del primo soccorso cardio-rianimatorio

Con questo numero inizia una nuova rubrica della nostra Associazione con lo scopo di divulgare in tempo reale le notizie più attuali sulla Cardiologia di emergenza. Viviamo un periodo nel quale l'emergenza è sempre meno attenzionata e in sofferenza. Il sistema di emergenza medica territoriale 118/112 lamenta la carenza di personale e di mezzi. In questo contesto rafforzare la cultura del primo soccorso cardio-rianimatorio sul territorio diventa determinante per aumentare la sopravvivenza delle persone che vanno incontro ad arresto cardiaco improvviso.

Ancora una volta il GIEC vuole rispondere alle esigenze del contesto storico in cui viviamo raggiungendo attraverso un nuovo sistema di comunicazione tutti i soci e i cultori della materia. L'Università italiana ha una percentuale di laureati inferiore rispetto agli iscritti tra le più basse d'Europa. Molti studenti che si laureano in Medicina e Chirurga non hanno una preparazione adeguata al corretto assolvimento dell'attività professionale, soprattutto nel campo delle emergenze.

lunedì 23 ottobre 2023

Nasce "Giec Magazine" per informare, condividere, confrontare

Il Consiglio Direttivo di GIEC presieduto dal Prof. Maurizio Santomauro, riunito in data 3 ottobre 2023, ha approvato all'unanimità la proposta di editare il GIEC MAGAZINE.

L'obiettivo è quello di informare gli associati e in generale la pubblica opinione sui temi della sanità e della salute con particolare riferimento alla Cardiologia e alle branche specialistiche connesse. 

Uno spazio utile per condividere e confrontare le idee e alimentare una dialettica socio-sanitaria in grado di rispondere ai tanti interrogativi che riguardano non solo gli addetti ai lavori, ma anche i cittadini utenti del SSN. 

Il CD ha conferito l'incarico di coordinare il Magazine all'Ufficio Stampa di Giec diretto dal giornalista Vincenzo Califano.

Aggiornamento delle linee guida CCS sulla capacità di guidare per condizioni cardiache

di Camilla De Fazio  Le linee guida sulla capacità di guidare della Canadian Cardiovascular Society (CCS) sono state aggiornate per fornir...